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Riforma del processo civile 2022: cosa cambia?

Riforma del processo civile: le ragioni della riforma 

Il principio ispiratore della riforma del processo civile è quello di ridurre il più possibile il tempo del giudizio.

La riforma fa parte integrante degli impegni assunti dal nostro Paese con l’Unione Europea, al fine di poter accedere alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). In tal senso, tra gli obiettivi assunti dall’Italia vi sono:

  • potenziare gli strumenti alternativi al processo;
  • concentrare le attività tipiche della fase preparatoria ed introduttiva, sopprimendo le udienze superflue e riducendo i casi nei quali il Tribunale è chiamato a giudicare in composizione collegiale;
  • ridefinire la fase decisoria con riferimento a tutti gradi di giudizio.

Su tal fronte, il Parlamento italiano ha emanato la Legge n. 206 del 2021, mediante la quale ha delegato al Governo, entro il 24 dicembre 2022, l’efficientamento del processo civile, la revisione degli strumenti atti a risolvere stragiudizialmente una controversia; nonché una serie di misure per la razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie e in materia di esecuzione forzata.

In altre parole, la riforma cosiddetta orizzontale consiste in un’innovazione strutturale dell’intero ordinamento, in ogni suo settore, compreso anche il processo esecutivo, con particolare attenzione all’esecuzione immobiliare, l’espropriazione presso terzi e coercizione indiretta.

Non solo. Specifiche misure sono dirette anche al settore del contenzioso della famiglia, dove si prospetta un rito unitario per i procedimenti di separazione, divorzio, affidamento e mantenimento dei figli. Tutto ciò attraverso l’istituzione di un Tribunale per le persone, minorenni e famiglie e la soppressione, dunque, del Tribunale per i minorenni.

La sopraccitata legge n. 206/2021, dunque, dispone di un duplice contenuto. Da una parte delega il Governo alla riforma del processo civile, dettando principi e criteri direttivi, dall’altro modifica direttamente alcune disposizioni sostanziali e processuali.

Riforma del processo civile 2022: entrata in vigore 

Come detto, la riforma del processo civile è stata inizialmente delineata dalla L. n. 206/2021 e concretizzatasi, più recentemente, nell’approvazione del D.Lgs. n. 149/2022.

La fase di entrata in vigore delle nuove norme prevedeva 2 momenti: il primo a partire dal 1° gennaio 2023, la maggior parte a partire dal 30 giugno 2023.

In tale contesto, sono stati approvati e pubblicati due atti normativi, ossia la Legge di bilancio 29 dicembre 2022 n. 197 e il D.L. 29 dicembre 2022 n. 198, c.d. decreto Milleproroghe, contenenti disposizioni relative alla giustizia civile che, tuttavia, anticipano l’entrata in vigore di alcune parti della riforma.

Un emendamento governativo alla legge di Bilancio ha anticipato al 28 febbraio 2023 l’entrata in vigore di tutte le principali novità del rito civile, prevista originariamente per il 30 Giugno 2023.

Per dare un’idea concreto di quanto precede, seguono degli esempi:

1. Mediazione. E’ stata anticipata al 28 febbraio 2023 l’entrata in vigore di alcune modifiche relative a:

  • indipendenza del mediatore;
  • derogabilità, su accordo delle parti, della competenza territoriale dell'Organismo di mediazione;
  • mediazione in modalità telematica;
  • verbale conclusivo della mediazione;
  • accordo di conciliazione sottoscritto dalle amministrazioni pubbliche;
  • conseguenze processuali della mancata partecipazione al procedimento di mediazione.

Le altre novità entreranno in vigore a partire dal 30 giugno 2023;

2. Negoziazione assistita, anch’essa anticipata al 28 febbraio 2023;

3. Processo ordinario di cognizione, 30 giugno 2023:

  • modifica contenuto atto di citazione e comparsa di risposta
  • concentrazione fase introduttiva
  • potenziamento ruolo prima udienza
  • obbligo di definizione del calendario del processo in prima udienza
  • decorrenza massima tra la prima udienza e quella di assunzione delle prove di 90 giorni
  • soppressione dell’udienza circoscritta al giuramento del CTU
  • sostituzione dell’udienza di precisazione delle conclusioni con lo scambio di note scritte
  • semplificazione della fase decisoria con possibilità di proposta conciliativa del Giudice fino alla causa di rimessa in decisione
  • possibilità di emissione di un ordinanza provvisoria da parte del Giudice allorquando la domanda dell’attore, ovvero le ragioni del convenuto, risultino palesemente infondate

Riforma del processo civile 2022: le novità 2022

Le grandi novità rivoluzionarie del processo civile sono riportate nel paragrafo che precede, ove è ben evincibile che hanno e che continueranno ad interessare qualsivoglia settore con l’obiettivo di “semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile”.

In merito, però, è bene evidenziare l’intervento maggiore che ha investito il rapporto tra la giurisdizione ordinaria e le forme di giustizia alternativa e complementare, con la valorizzazione e rafforzamento degli istituti della mediazione e negoziazione assistita, nonché con la rivisitazione della disciplina codicistica dell’arbitrato.

Riforma del processo civile 2022: come possiamo aiutarti? 

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