Fondi lussemburghesi: i fondi comuni del Lussemburgo
Il Lussemburgo vanta il maggior numero di società e fondi di investimento di proprietà estera. Non è solo la fiscalità agevolata ad attirare gli investimenti nel paese, ma anche efficienti ed efficaci veicoli creati ad hoc per la gestione dei patrimoni.
I fondi lussemburghesi costituiscono una specie di fondi comuni di investimento, ovvero strumenti d’investimento gestiti da società di gestione del risparmio, che provvedono a riunire le somme investite dai singoli risparmiatori (divise in quote, sottoscritte dai risparmiatori, che riconoscono agli stessi uguali diritti),in un unico patrimonio, per poi investirle in diverse attività finanziarie (quali titoli o obbligazioni) o in immobili.
Fondi lussemburghesi: tassazione
Esistono a grandi linee tre tipi di fondi comuni:
- i fondi comuni domiciliati in Italia,
- i fondi comuni domiciliati all'estero ma simili per tassazione agli italiani (come ad esempio i fondi lussemburghesi storici);
- i fondi comuni esteri domiciliati all'estero come ad esempio i fondi lussemburghesi armonizzati.
La differenza nei tre tipi di fondo è soprattutto nella tassazione applicata:
- quelli italiani e lussemburghesi storici sono a risparmio gestito (i fondi incorporano la trattenuta fiscale all’origine). La tassazione non incide quotidianamente sulle quote possedute dai clienti poiché il prelievo fiscale (una ritenuta del 12,5%) viene applicato solo al momento del disinvestimento;
- quelli esteri sono a risparmio amministrato.
- I fondi lussemburghesi armonizzati sono tassati sul realizzato.
Fondi lussemburghesi: Sif e Sicav
Nel 2007 è stata promulgata la legge sulle SICAV SIF che riguarda i fondi lussemburghesi.
I FIS rappresentano un nuovo tipo di strumento d’investimento finanziario, destinato ad investitori esperti.
Si tratta di fondi di investimento specializzati che costituiscono dei veri e propri schemi di investimento collettivo del risparmio, con lo scopo di ripartire i rischi d’investimento e di far beneficiare gli investitori dei risultati della gestione del proprio patrimonio.
Il FIS o SIF è uno strumento flessibile ed efficiente dal punto di vista fiscale.
Per poter svolgere le sue attività, un FIS deve essere preventivamente autorizzato dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier) e deve nominare un custode lussemburghese, ovvero un istituto di credito ai sensi della legge del Lussemburgo del 5 aprile 1993.
La tipologia d’investimenti adatta al FIS è ampia: azioni, fondi, derivati, immobiliare, bonds, diritti reali, forex, metalli preziosi, ecc. Il Fondo d’Investimento Specializzato può altresì investire anche su una molteplicità di beni materiali e immateriali, in via esclusiva o mista ed, altresì, può essere costituito in forma pubblica o riservata.
Un FIS può assumere la forma di ente giuridico di tipo aperto (cioè una società di investimento a capitale variabile, denominata “SICAV”), di un fondo contrattuale d’investimento, il quale deve avere una società di gestione (FCP) o di un ente giuridico di tipo chiuso (cioè una società di investimento a capitale fisso, denominata “SICAF”).
I SIF/FIS sono dotati di un regime fiscale specifico:
- esenti dall’imposta sul reddito delle società, dall’imposta commerciale e dall’imposta sul patrimonio;
- la distribuzione dei dividendi, fuori dal FIS, non è soggetta a ritenute alla fonte in Lussemburgo;
- la plusvalenza realizzata sulla vendita della partecipazione in un FIS, da colui che non è residente, è esente dall’imposta sul reddito;
- assoggettati ad una tassa di registrazione a tasso annuo del 0,01% applicata sul valore patrimoniale netto trimestrale.
Infine va detto che i SIF sono lo strumento idoneo per la creazione di prodotti di investimento di tipo alternativo (hedge fund, real estate, private equity, forex,) considerando che nessun limite specifico è imposto dalla legge alle politiche di investimento, dei rischi e vi sono bassi costi di costituzione e di mantenimento.
Fondi lussemburghesi: il nuovo strumento finanziario FIAR
Nel 2016 il Granducato di Lussemburgo ha creato un nuovo strumento finanziario chiamato FIAR (Fonds d’investissement alternatif réservé).
La struttura di un FIAR è simile a quella di un FIS, soprattutto per quel che concerne le sue molteplici funzioni e la tassazione agevolata applicabile.
L’elemento discretivo fondamentale è dato dall’assenza della procedura di autorizzazione dell’organismo di vigilanza.
Infatti, un FIAR non è sottoposto al controllo della CSSF, evitandosi le lungaggini temporali relative alla sua strutturazione ed al suo lancio sul mercato .
Tuttavia, la legge lussemburghese controbilancia questo vantaggio imponendo agli investitori di un FIAR che la gestione del fondo sia affidata a delle società di gestione specializzate (Management Companies – ManCo), a loro volta previamente autorizzate dalla CSSF.
I tempi di costituzione e di lancio di un FIAR sono notevolmente brevi (in media 3 mesi) e soprattutto gli investitori continuano ad essere garantiti da un controllo sia preventivo della CSSF con il rilascio di una apposita autorizzazione alle ManCo, sia successivo, durante la vita del fondo sino alla sua estinzione, essendo le società di gestione obbligate a rendere conto del loro operato alla CSSF.
Infine, un RAIF gode di passaporto europeo per la commercializzazione del prodotto, al contrario di un FIS che può commercializzare soltanto sul territorio del Granducato di Lussemburgo o anche in altri Paesi membri ma, in quest’ultimo caso dovendo a priori chiedere apposita autorizzazione.
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