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Contenzioso doganale in Italia

Contenzioso doganale in Italia: Cos’è il contenzioso doganale

Il contenzioso doganale è di norma conseguenza di un accertamento doganale, compiuto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in Italia nei confronti di una persona fisica o società per inosservanza della normativa doganale unionale e nazionale.

I casi più frequenti che danno origine al contenzioso sono:

  • Errata determinazione del valore in dogana delle merci;
  • Violazione delle norme relative alle procedure di importazione ed esportazione merci
  • Classificazione tariffaria non corretta;
  • Applicazione impropria di dazi, accise o IVA;
  • Contestazioni per presunte dichiarazioni false o incomplete;
  • Sanzioni amministrative o misure cautelari come il sequestro delle merci.

Contenzioso doganale in Italia: contraddittorio endo-procedimentale  e ricorso 

La riforma doganale in Italia, approvata con il D.Lgs. 141/2024, ha abrogato l’istituto della controversia doganale, sostituendolo con due strumenti di estrema importazione:

  • la possibilità di richiedere la ripetizione delle analisi
  • il contraddittorio endo-procedimentale, fra operatori commerciali e Autorità doganali.

Più specificamente.

La riforma ha imposto che tutti i controlli dovranno necessariamente concludersi con l'emissione di un processo verbale di constatazione motivato, che indichi all'operatore tutti i fatti e i rilievi contestati, riconoscendo l'importanza della partecipazione del contribuente, che ha diritto di presentare le proprie osservazioni e difese entro il termine di trenta giorni dalla notifica del verbale di constatazione.

In accordo con la normativa comunitaria, il contraddittorio preventivo rappresenta dunque un diritto fondamentale riconosciuto agli operatori commerciali UE, che avranno

la possibilità di formulare le proprie osservazioni prima che la decisione a loro sfavorevole sia adottata in via definitiva.

Decorso il termine per l'esercizio del contraddittorio, o nel caso di esito sfavorevole dello stesso, l'ufficio emette un provvedimento motivato di accertamento. Avverso tale provvedimento è ammesso ricorso davanti al giudice tributario. Il ricorso serve ad ottenere il riesame, l’annullamento o la revoca dell’atto di accertamento.

Il termine ordinario per la presentazione del ricorso è di 60 giorni dalla notifica dell’atto di accertamento.

Il ricorso deve contenere i dati anagrafici e i recapiti del soggetto che formula il ricorso, la chiara indicazione del provvedimento impugnato e delle ragioni su cui si basa la richiesta, nonché l’indicazione della eventuale documentazione che si intende produrre.

Contenzioso doganale in Italia: Come possiamo aiutarti

Le imprese e i privati stranieri che operano in Italia spesso si trovano disorientati davanti a un accertamento doganale. Le differenze linguistiche, la complessità della normativa UE e nazionale e la rigidità dei termini di decadenza possono comportare rischi economici significativi.

Uno studio legale internazionale con competenze in diritto doganale e diritto penale-tributario può offrire:

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- Tutela penale in caso di contestazioni per presunto contrabbando o dichiarazioni fraudolente.

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